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Noi crediamo nella nuova mobilità elettrica
…e vi spieghiamo perché
Le origini
Le risorse energetiche del nostro pianeta hanno una storia sorprendente; si sono accumulate nel corso di molti milioni di anni grazie all'interazione tra la vita, nella forma animale e vegetale, e l'azione del sole. I microrganismi presenti in grandissime quantità nel mare e i nutrienti del mondo vegetale, degradandosi, hanno reso possibile la formazione di sacche di petrolio nelle profondità marine e, grazie alla deriva dei continenti e successiva emersione delle terre, la formazione dei giacimenti petroliferi. Allo stesso modo, sulla terra ferma, intere foreste si sono ripetutamente succedute nella formazione di depositi carboniferi e gas naturale. Questi processi hanno reso possibile, nel tempo, la trasformazione anche dell'atmosfera: l'irraggiamento solare stimolando la fotosintesi clorofilliana delle piante, ha arricchito di ossigeno l'aria primordiale, favorendo lo sviluppo della vita sulla terra in tutte le sue forme come oggi le conosciamo.
Lo sviluppo
Da oltre 200 anni, con l'avvento dell'era industriale, grazie all'ingegno umano, una buona parte di queste risorse è stata impiegata come combustibile per ricavare energia utile a tutte le attività umane. Senza quel contributo fondamentale non ci sarebbe stato uno sviluppo tecnologico così intenso come, allo stesso modo non sarebbe esistita una società avanzata come quella attuale.
Ricadute
Ottenere energia dalla combustione di queste risorse produce inevitabilmente un innalzamento dei prodotti residui della combustione nell'aria. Ricordiamo però che stiamo parlando di quantità enormi di prodotti fossili che si riversano direttamente o indirettamente nell'atmosfera in un processo continuo che dura ormai da oltre 200 anni e con ritmi sempre maggiori. Le ricadute negative sulla salute delle persone, come anche quella di ogni altra forma di vita sulla terra, sono state più volte confermate dalla comunità scientifica. Non a caso i Governi dei Paesi tecnologicamente più avanzati si sono ripetutamente interrogati e confrontati nel cercare una soluzione per uno sviluppo sostenibile nel rispetto della salute delle persone e del Pianeta.
Soluzione e innovazione
Grazie alla spinta del mondo scientifico e tecnologico, i Governi stanno accogliendo queste indicazioni favorendo un processo di trasformazione e migrazione verso tutti i sistemi utili per ottenere energia in modo pulito e con il minimo impatto ecologico. In questa fase di trasformazione anche noi siamo chiamati individualmente ad una risposta responsabile ed ecologica che possa portare, con le nostre scelte, ad un futuro sostenibile per le nuove generazioni.
Futuro sostenibile
Investire oggi le proprie risorse economiche in una tecnologia pulita come l'installazione di pannelli fotovoltaici e nella scelta di un auto con trazione elettrica o qualsiasi altra forma che vada nella direzione di uno sviluppo sostenibile, va a favore, oltre che dell'ambiente, anche dell'impiego lavorativo delle nuove generazioni favorendo l’assunzione di manodopera specializzata.
Sforzo industriale
Grazie ai ripetuti e svariati studi ingenieristici e alle conferme ricevute dal modo scientifico si è intrapresa la strada della trasformazione della mobilità su strada, come della produzione di energia rinnovabile in grande scala. Le aziende automobilistiche di tutto il mondo stanno investendo ingenti risorse economiche nello sviluppo e progettazione di veicoli a trazione elettrica di nuova generazione con prestazioni sorprendenti.
Concetto di fondo
Perchè abbandonare il motore a combustione?
Tutto ruota attorno all'efficienza del sistema con motore elettrico che si attesta attorno al 70% che, se confrontato con il 40% di efficienza di un sistema con motore termico, la differenza risulta risulta lampante e sopratutto schiacciante.
Ma dobbiamo fare un passo indietro e considerare il 'SISTEMA' nel suo insieme. Ciò che concorre a chiarire il perchè delle scelte che vengono adottate è quello di considerare tutto il processo costruttivo, il reperimento delle risorse energetiche, le conseguenze ambientali e infine lo smaltimento e il riciclo finale.
- Mobilità tradizionale: nei tradizionali veicoli con motore a combustione oltre al costo energetico dovuto alla realizzazione del veicolo stesso, c'è la necessità di produrre il combustibile che è fondamentalmente petrolio che viene estratto, raffinato, distribuito e bruciato dai veicoli stessi. Alla fine del processo di vita (circa 20 anni) si otterrà un veicolo da rottamare e riciclare con relativa facilità...e tonnellate di CO2 rilasciate nel frettempo nell'atmosfera.
- Mobilità elettrica: come nel caso precedente abbiamo il costo energetico della realizzazione del veicolo stesso ma questa volta il punto critico è lo stoccaggio dell'energia nelle batterie la cui produzione e, sopratutto il riciclo finale, può essere complicato e costoso. Le novità in questo settore sono in continua evoluzione e si attendono già nell'immediato futuro soluzioni tecnologiche all'avanguardia e dal minimo impatto ambientale. Il vantaggio più immediato è l'assenza di emissioni inquinanti nei pressi del veicolo e dunque lontano dai luoghi abitati. Inoltre l'infrastruttura per il rifornimento di energia elettrica è già presente.
Ma torniamo alla produzione dell'energia per muovere i veicoli elettrici: diversamente dai veicoli a motore, che necessitano direttamente di combustibile fossile, l'energia necessaria a caricare le batterie di un veicolo elettrico, come d'altronde tutta l'energia elettrica che ogni giorno consumiamo, viene prodotta in diversi modi: si parte dalle centrali termiche tradizionali che bruciano i soliti prodotti fossili, dunque: petrolio, gas e carbone; passiamo poi alle centrali termonucleari, ai bacini idroelettrici, alle centrali eoliche e ai pannelli fotovoltaici.
Dunque un mix energetico ottenuto in modi diversi e con diversi impatti ambientali.
Quì entra in gioco il fattore EPBT l’energy payback time; con questo parametro si esprime in quanto tempo il generatore di energia in oggetto è in grado di produrre la quantità di energia spesa per la sua produzione. Si avrà un prodotto sostenibile se tale tempo è minore della vita utile dello stesso. Per esempio, il costo per la costruzione, il mantenimento e la demolizione a fine ciclo di una centrale termonucleare dovrebbe essere compensato in modo congruo dalla quantità di energia elettrica prodotta dalla stessa nel suo ciclo di vita. Oppure, la capacità produttiva di un pannello fotovoltaico dovrà essere superiore al costo energetico adoperato per la sua realizzazione e smaltimento finale. In quast'ultimo caso sappiamo che un pannello fotovoltaico nell'arco utile di 25 anni si ripaga nei primi 2 anni di produzione.
In buona sostanza, con la sola energia derivante dal sole si possono sostenere i consumi energetici di un'abitazione, del suo riscaldamento e raffrescamento e infine anche della mobilità su strada della famiglia residente, con un minimo impatto ambientale ma sopratutto sostenibile e ad un costo economico inferiore rispetto all'impiego di sistemi che fanno uso di risorse fossili.
Dunque? E' una questione tutta economica?
Si, è anche una questione di vantaggio economico sopratutto se visto con lungimiranza; è una questione di vantaggio economico dovuto alla migliore gestione delle risorse del nostro pianeta e a vantaggio diretto della nostra salute e di quella delle nuove generazioni a cui consegneremo una tecnologia pulita frutto delle nostre scelte seppur guidata anche dai nostri errori del passato, più o meno consapevoli.
Illuminati da chi i conti li sa fare, e parlo di scienziati e ingenieri preparati, diamo spazio e sostegno allo sforzo intrapreso per un futuro sorprendentemente prospero.
Bertossi Alessandro